Abbiamo fatto due chiacchiere con i ragazzi della P38 che giovedì 15 maggio 2025 saranno in città, sul palco del Bunker.
Ci risponde per loro Jimmy Pentothal
1) Ciao ragazzi, come state? Come sta andando questo nuovo disco?
Non possiamo lamentarci. DITTATURA sta andando molto bene e il riscontro nei live da parte del nostro pubblico è esplosivo. Produrre un disco in maniera completamente indipendente è faticoso, porta via molto tempo e molte energie, ma questo tour ci sta dando parecchie soddisfazioni, oltre che l’opportunità di toglierci qualche sassolino dalle scarpe.
2) Torino è sold out nonostante sia un giovedì, mentre Demba Seck è stato cacciato in esilio a Frosinone: la metropoli sembra aver chiaramente scelto da che parte stare. Siete pronti a questo grande ritorno?
Contando che l’ultima volta che siamo stati sotto la Mole era per l’udienza che doveva decidere se saremmo o meno finiti ai domiciliari per i nostri testi ci fa piacere tornare per un concerto, con la giusta calma. Perdipiù nonostante lo stallo della nostra situazione giudiziaria trovare posti dove riuscire a suonare rimane assai difficile, quindi esibirsi nella capitale italiana della repressione non è male.
3) Avete in mente qualche sorpresa per giovedì sera?
Stiamo variando spesso la scaletta e in ogni città inseriamo qualche sorpresa, ma per Torino abbiamo in mente qualcosa in grande stile.
4) Cosa dobbiamo aspettarci dalla stagione estiva e quali sono i vostri progetti futuri?
In estate ci piacerebbe riuscire a fare qualche altro live, anche se con le temperature estive il passamontagna sul palco si fa sentire. Come al solito però ci troviamo in una situazione un po’stretta: i festival mainstream hanno paura a ospitarci, mentre quelli indipendenti sembrano ignorarci. Qualcosa ci inventeremo. Sicuramente vorremmo provare ad andare nel sud Italia, colpevole assenza di queste prime date.
Poi vorremmo vincere una Targa Tenco. Poi chi lo sa.